O' Guerriero è lui, senza fraintendimenti: Pietro Taricone. E' morto stanotte, dopo un lancio con il paracadute finito in tragedia. Mi è preso un colpo quando ho letto lo striminzito lancio d'agenzia che parlava della rovinosa caduta e delle speranze davvero flebili. M'è preso un colpo perchè ho sempre un avuto un debole per Pietro Taricone, da quando l'ho visto nell'RVM di presentazione del Grande Fratello 1. Boxava con quella faccia da schiaffi e gli occhi verdi che ridevano, mentre guardava divertito la telecamera. Non ho mai nascosto questa allegra cotta adolescenziale per lui, neppure agli intellettualoidi che "tu guardi il GF?!".
Il Grande Fratello è Pietro Taricone perchè nessuno meglio di lui ha saputo usare la popolarità improvvisa dovuta alla sovraesposizione alle telecamere. Eppure, appena varcata a ritroso la porta rossa in veste di 3° classificato al GF 1, ha dribalto tutte le telecamere ed è sfuggito alle ospitate in tv e ai trenini di Buona Domenica. Ha rotto le regole del gioco prima ancora che venissero create, defilandosi e dando un ritmo tutto suo alla sua popolarità. E ha avuto ragione lui: ha giocato bene le sue carte e ha iniziato a studiare, fino a diventare un attore, seppur ai primi passi. Non s'è fermato neppure quando il progetto del film Pericle O'Nero sembrava avergli inferto uno stop: sarebbe stato il suo primo ruolo forte, importante.
Pietro Taricone non c'è più, non ce l'ha fatta e oggi ne tessono le lodi persino gli schizzinosi intellettualoidi che fino a ieri lo reputavano l'emblema dell'italiano mediocre.
Pietro aveva cervello, avea il suo mondo che teneva ben distinto dallo show biz, aveva il suo carattere e le sue passioni. La vita gli ha tirato uno strano tiro ieri.
Ci sono persone che non riesci ad immaginare anziane, stanche, "sciupate" dal tempo che passa. Sono persone che vivono esistenze piene, adrenaliniche, sempre al massimo. Lui è uno di queste, secondo me. Lui è O'Guerriero e tale sarà sempre.
Il Grande Fratello è Pietro Taricone perchè nessuno meglio di lui ha saputo usare la popolarità improvvisa dovuta alla sovraesposizione alle telecamere. Eppure, appena varcata a ritroso la porta rossa in veste di 3° classificato al GF 1, ha dribalto tutte le telecamere ed è sfuggito alle ospitate in tv e ai trenini di Buona Domenica. Ha rotto le regole del gioco prima ancora che venissero create, defilandosi e dando un ritmo tutto suo alla sua popolarità. E ha avuto ragione lui: ha giocato bene le sue carte e ha iniziato a studiare, fino a diventare un attore, seppur ai primi passi. Non s'è fermato neppure quando il progetto del film Pericle O'Nero sembrava avergli inferto uno stop: sarebbe stato il suo primo ruolo forte, importante.
Pietro Taricone non c'è più, non ce l'ha fatta e oggi ne tessono le lodi persino gli schizzinosi intellettualoidi che fino a ieri lo reputavano l'emblema dell'italiano mediocre.
Pietro aveva cervello, avea il suo mondo che teneva ben distinto dallo show biz, aveva il suo carattere e le sue passioni. La vita gli ha tirato uno strano tiro ieri.
Ci sono persone che non riesci ad immaginare anziane, stanche, "sciupate" dal tempo che passa. Sono persone che vivono esistenze piene, adrenaliniche, sempre al massimo. Lui è uno di queste, secondo me. Lui è O'Guerriero e tale sarà sempre.
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