Redattrice web, un mestiere che spesso è passione. Il web content editor lavora ovunque: da casa, in ufficio, in redazione, in viaggio, in treno, in coda alla posta, nella sala d'attesa del medico, sulle poltroncine del parrucchiere. Una redattrice web non si ferma quasi mai.
mercoledì 26 maggio 2010
Google è buono o è cattivo?
Google nelle ultime settimane è tornato a mettersi in moto, sebbene io sia molto convinta che fermo non ci sta mai. Fatto sta che il nuovo algoritmo, chiamato Google Caffeine, è stato propagato in quasi tutti i data center, andando a scombussolare la vita (mai piatta) di siti, portali e blog.
Per l'utente medio, il cambiamento è stato apparentemente solo grafico: caratteri utilizzati per il logo "Google" con colori più decisi, pagina dei risultati di ricerca meno larga, perchè sulla sinistra è comparsa una barra verticale tramite la quale si potrebbe affinare la ricerca, visualizzando risultati scovati su blog, nella categoria immagini ecc..
A me questa nuova impostazione (imposizione!) grafica non piace per niente e, fosse solo quello il problema, non mi piace neppure il trambusto che Caffeine sta generando nei risultati di ricerca. Alla faccia della volontà di aiutare l'utente a trovare quel che cerca!, per la mia esperienza non sta andando affatto così. Intanto sto avendo l'impressione che sia tutto molto (anzi TROPPO!) ballerino e in divenire: non c'è più parola chiave forte per un sito che tenga, perchè domani mattina si potrebbe tranquillamente sparire dalla prima pagina, rimpiazzati da siti che magari spingono solo su pagine senza contenuti. Sì, proprio senza contenuti: vuote, con un rigo di numero e poi tutto Adsense.
Com'era la storiella "Scrivete per i lettori e non per i motori"??? Ormai è una barzelletta alla quale non crede più nessuno, tant'è che sui forum e sui social le richieste di scambio link avanzano. Senza andare a loggarsi in chissà quale forum seo, basta semplicemente leggere il Forum di Assistenza Google per rendersi conto che i cosiddetti "Collaboratori" (volontari NON dipendenti di Google che si sono presi l'ingrato compito di essere la voce di Big G. aggratis) non fanno altro che dire di farsi linkare per salire nei risultati di ricerca. Bella roba... linkare un sito non dovrebbe essere cosa buona agli occhi di Google se ciò avviene spontaneamente? Ma se gli stessi collaboratori di Google non fanno altro che dire ciò, allora a cosa servono le linee guida ufficiali?
Quel che è vero è che Google non parla, non risponde, fa finta di dire cose arcinote sui blog ufficiali e su questi forum di assistenza. Però non mette lì qualcuno ufficialmente in veste di portavoce, di comunicatore, di moderatore. No, mette lì dei volontari che si attengono un po' alle linee guida, un po' al loro pensiero e alla loro esperienza. Per la serie: i consigli sul forum UFFICIALE di assistenza Google vengono sì dati ma da persone che, nel caso dessero un consiglio sbagliato, non avrebbero di certo il cazziatone dallo staff di Google. Anzi, Google serenamente potrebbe dire che quella persona ha dato un'opinione non autorizzata dall'alto, mica ha parlato davvero per conto di Google.
Insomma, Google starà pur facendo proclami per mostrare voler essere più trasparente (è di ieri la notizia della misura nella quale vengono ripartite le percentuali Adsense) ma tutto ciò che fa è sempre un mistero. E nessuno mi toglierà dalla testa che, in barba agli algoritmi, la mano umana è spesso evidente.
Altro che i segreti di Fatima...
Bene, sono arrivata alla fine di questo post e non ho risposto alla mia domanda: "Google è buono o è cattivo?" . Non lo so, attendo qualche commento per ragionarne insieme. Intanto credo di poter dire che anche Google non si sta sottraendo a questa dannata crisi economica mondiale.
Photo trovata Digitalrendezvous
domenica 23 maggio 2010
Sesso in auto... alla guida!
Le abitudini degli italiani legate all'uso dell'automobile stanno diventando sempre più bizzarre e numerose, compreso fare sesso in auto ma addirittura mentre si guida.
Lo testimonia una recentissima ricerca effettuata da Lindberg International per conto di Jabra, produttore di speakerphone, cuffie e auricolari. Quali sono, dunque, le abitudini di guida degli intervistati? Alcune risposte non destano stupore, ma altre sì:
• il 72% mangia regolarmente mentre guida;
• il 28% invia SMS mentre guida;
• quasi il 25 % si sistema i capelli o si cambia i vestiti mentre guida e il 13% si trucca;
• il 15% ha avuto rapporti o compiuto altri atti sessuali mentre era alla guida;
• il 10% legge quotidiani o riviste mentre guida.
Appena mi è capitata sott'occhio questa ricerca, mi sono venuti in mente i verdoniani Ivano e Jessica di Viaggi di nozze che sfrecciano in macchina e al grido di "'O famo strano?" collaudano la macchina in corsa per acrobazie sessuali. Non sono riuscita a trovare il video della scena ma il dialogo sì:
Ivano:E come 'o famo?
Jessica: 180?
Ivano: 220! Te va?
Tornando alla ricerca, diciamo che ho un'idea su "altri atti sessuali", ma sui rapporti? Ma che, davero davero? Secondo me questa opzione è stata indicata solo da uomini che, si sa, sono molto fantasiosi, almeno in quanto a racconti :D
Ps: Lo scopo della ricerca era suggerire di tenere comportamenti responsabili alla guida, tra i quali l'utilizzo di auricolari e/o kit vivavoce (magari proprio Jabra) invece che utilizzare il cellulare. Rimedi per il sesso in auto invece?!
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domenica 16 maggio 2010
Scudetto all'Inter o scudetto alla Roma?
Qualsiasi cosa accadrà oggi, prometto di non strepitare eccessivamente. Ma io lo scudetto all'Inter proprio non lo darei, no! La squadra meno italiana del campionato di calcio italiano, la squadra con l'allenatore più antipatico della storia (cosa ci troveranno le donne in lui? mhà...). Dopo la Juve, l'Inter è la squadra che meno digerisco. Quindi è ovvio che vorrei lo scudetto alla Roma! Ancora qualche ora e poi vedremo quale degli inni risuonerà: se l'inno dell'Inter o l'inno della Roma.Tanto per preparare l'ugola, ecco il video dell'inno dell'inter e il video dell'inno della Roma che, malgrado quello che molti pensano, non è Grazie Roma di Antonello Venditti ma Roma Roma, sempre di Venditti.
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giovedì 13 maggio 2010
Come cancellarsi da Facebook
I Neri Per Caso anni fa cantavano "Quando c'è pentimento..." e mi sa proprio che i pentiti di Facebook iniziano ad essere numerosi. Vuoi per un improvviso senso di difesa della privacy online, vuoi per la sensazione di essere costantemente spiati, vuoi per noia nell'uso prolungato del social network, molti utenti iniziano ad informarsi su come cancellarsi da Facebook.
Ne è testimonianza la crescita della query "Come cancellarsi da Facebook" su Google. Certo, si sta parlando di Google Italia, quindi questa mia considerazione è limtata, poichè basata solo sul nostro paese però secondo me questo è già sintomatico. Ultimamente, per qualsiasi fatto sciagurato di cronaca, tanto gli inquirenti quanto i giornalisti vanno immediatamente a spulciare il profilo Facebook delle vittime. Come se ormai la vita delle persone si giocasse davvero tutta lì. Bè, certo, per qualcuno può essere vero, come lo era per i malati di chat, di forum, di blog, di community varie. Ma nella maggior parte dei casi Facebook è (dovrebbe essere, a mio parere) solo una parentesi, un mezzo, non un fine e uno scopo. Se la chiave di ricerca Come cancellarsi da Facebook continua a prendere piede, forse qualcuno se n'è accorto.
E dopo le mie considerazioni personali, giuste o sbagliate che siano, assolutamente soggettive, segnalo il link ufficiale sul quale cliccare per cancellarsi da Facebook. Ci siete riusciti? Fatemi sapere!
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giovedì 6 maggio 2010
Marika Fruscio fuori di sen(n)o
E' mia abitudine dare un'occhiata ai fatti del giorno consultando al volo Google News. Sono fuori casa tutto il giorno e molto spesso mi è difficile seguire i tg, quindi la mia prima infarinatura di notizie è deriva tutta da quello spione di Google. Inizio dalla Prima Pagina, passo poi a Scienza e Tecnologia, poi Economia e infine Spettacoli; il giro è più o meno sempre questo. Oggi noto che si parla di Marika Fruscio... ma chi è? Mai vista e mai sentita, eppure scorgo una bella mole di link provenienti da fonti Google News. Curiosa come una scimmia vado a vedere e scopro che Marika Fruscio è una ragazza mora proveniente dalle folte "scolaresche" di Uomini e Donne. La particolarità di Marika Fruscio? Le tette. Due borracce non indifferenti che qualche sera fa hanno fatto capolino dalla scollatura. Oddio, parlare di scollatura di Marika Fruscio forse è riduttivo: guardo le foto e noto che indossa un top al quale forse il sarto ha dimenticato di cucire tutta la zona anteriore! Fatto sta che durante una puntata di Diretta Stadio, trasmissione sportiva in cui è presenza fissa, ha mostrato di tutto un po', finendo tetta di fuori.
La mia prima domanda è "ma perchè perchè perchè?", la seconda è "quanto pesano le tette di Marika Fruscio?", la terza "è allergica al reggiseno?", infine "sono gemelle siamesi?".
Che belle cose produce la tv italiana! Vi lascio un video che esplicita meglio la situazione: già intorno al minuto 3:40 dovrebbe scorgersi "qualcosina" all'orizzonte, idem al 5:30.
La mia prima domanda è "ma perchè perchè perchè?", la seconda è "quanto pesano le tette di Marika Fruscio?", la terza "è allergica al reggiseno?", infine "sono gemelle siamesi?".
Che belle cose produce la tv italiana! Vi lascio un video che esplicita meglio la situazione: già intorno al minuto 3:40 dovrebbe scorgersi "qualcosina" all'orizzonte, idem al 5:30.
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domenica 2 maggio 2010
Vento d'estate, io vado al mare voi che fate?
Mi sarebbe piaciuto raggiungere il mare in questo weekend di festa; che poi tanto festa non è, visto che non c'è stato ponte. Pregustavo da giorni la sensazione delle dita dei piedi sulla sabbia umidiccia, ancora fredda ma utile ad un bel massaggio con annesso peeling più che naturale. Le onde a lambire pelle bianca in attesa di sole, la gioia dei bambini che urlano felici per qualche flutto arrivato a riva con meno timidezza, il gelato gustato guardando il mare... Sprazzi di estate anticipata.
Adoro il mare in primavera, quando ti suggerisce di prepararti per la bella stagione ma è ancora un po' incazzoso come in inverno. La sensazione di stendersi in spiaggia, arrotolando i pantaloni fino al ginocchio, con un top leggero ma una maglia arrotolata al collo a mo' di sciarpa. Mi ricorda le fughe sul litorale negli anni dell'università, quando decidevamo al volo "dai, oggi andiamo in spiaggia" e con libri e walkman (sì, sì, walkman: il lettore mp3 non esisteva mica) prendevamo il primo treno e 20 minuti dopo eravamo stese al tiepido sole. Rimediavamo sempre qualche numero di telefono, un paio di caffè o gelati offerti e un bel naso rosso peperone.
Invece questo weekend niente mare ma una sistemazione ragionata della stanza - studio. Da oggi scriverò sulla nuova scrivania, alla luce calda di una tenda giallo ocra (che però presto cambierò) e una foto di una giornata al mare di qualche anno fa attaccata alla lavagnetta con un magnete che parla irlandese.
Adoro il mare in primavera, quando ti suggerisce di prepararti per la bella stagione ma è ancora un po' incazzoso come in inverno. La sensazione di stendersi in spiaggia, arrotolando i pantaloni fino al ginocchio, con un top leggero ma una maglia arrotolata al collo a mo' di sciarpa. Mi ricorda le fughe sul litorale negli anni dell'università, quando decidevamo al volo "dai, oggi andiamo in spiaggia" e con libri e walkman (sì, sì, walkman: il lettore mp3 non esisteva mica) prendevamo il primo treno e 20 minuti dopo eravamo stese al tiepido sole. Rimediavamo sempre qualche numero di telefono, un paio di caffè o gelati offerti e un bel naso rosso peperone.
Invece questo weekend niente mare ma una sistemazione ragionata della stanza - studio. Da oggi scriverò sulla nuova scrivania, alla luce calda di una tenda giallo ocra (che però presto cambierò) e una foto di una giornata al mare di qualche anno fa attaccata alla lavagnetta con un magnete che parla irlandese.
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