Mi sarebbe piaciuto raggiungere il mare in questo weekend di festa; che poi tanto festa non è, visto che non c'è stato ponte. Pregustavo da giorni la sensazione delle dita dei piedi sulla sabbia umidiccia, ancora fredda ma utile ad un bel massaggio con annesso peeling più che naturale. Le onde a lambire pelle bianca in attesa di sole, la gioia dei bambini che urlano felici per qualche flutto arrivato a riva con meno timidezza, il gelato gustato guardando il mare... Sprazzi di estate anticipata.
Adoro il mare in primavera, quando ti suggerisce di prepararti per la bella stagione ma è ancora un po' incazzoso come in inverno. La sensazione di stendersi in spiaggia, arrotolando i pantaloni fino al ginocchio, con un top leggero ma una maglia arrotolata al collo a mo' di sciarpa. Mi ricorda le fughe sul litorale negli anni dell'università, quando decidevamo al volo "dai, oggi andiamo in spiaggia" e con libri e walkman (sì, sì, walkman: il lettore mp3 non esisteva mica) prendevamo il primo treno e 20 minuti dopo eravamo stese al tiepido sole. Rimediavamo sempre qualche numero di telefono, un paio di caffè o gelati offerti e un bel naso rosso peperone.
Invece questo weekend niente mare ma una sistemazione ragionata della stanza - studio. Da oggi scriverò sulla nuova scrivania, alla luce calda di una tenda giallo ocra (che però presto cambierò) e una foto di una giornata al mare di qualche anno fa attaccata alla lavagnetta con un magnete che parla irlandese.
Adoro il mare in primavera, quando ti suggerisce di prepararti per la bella stagione ma è ancora un po' incazzoso come in inverno. La sensazione di stendersi in spiaggia, arrotolando i pantaloni fino al ginocchio, con un top leggero ma una maglia arrotolata al collo a mo' di sciarpa. Mi ricorda le fughe sul litorale negli anni dell'università, quando decidevamo al volo "dai, oggi andiamo in spiaggia" e con libri e walkman (sì, sì, walkman: il lettore mp3 non esisteva mica) prendevamo il primo treno e 20 minuti dopo eravamo stese al tiepido sole. Rimediavamo sempre qualche numero di telefono, un paio di caffè o gelati offerti e un bel naso rosso peperone.
Invece questo weekend niente mare ma una sistemazione ragionata della stanza - studio. Da oggi scriverò sulla nuova scrivania, alla luce calda di una tenda giallo ocra (che però presto cambierò) e una foto di una giornata al mare di qualche anno fa attaccata alla lavagnetta con un magnete che parla irlandese.
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